Aprire e gestire un esercizio di somministrazione alimenti e bevande

Che cos'è

Per attività di somministrazione di alimenti e bevande si intende la vendita di alimenti e bevande, non alcooliche e alcooliche di qualsiasi gradazione, per il loro consumo sul posto in locali o aree appositamente attrezzate.

Per aprire un esercizio di somministrazione occorre presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) presso lo Sportello Unico per le attività produttive ed edilizia (SUAPE) del Comune dove ha sede il locale dell’esercizio.

Se i locali di svolgimento dell’attività si trovano in aree soggette a programmazione e tutela è necessario richiedere apposita autorizzazione al Comune, per consentire la verifica del rispetto di tutti i vincoli individuati dal provvedimento di programmazione.

Le attività di somministrazione possono essere svolte:

  • all'interno di pubblici esercizi dove la vendita per il consumo di alimenti e bevande avviene sul posto, sia all'interno dell’esercizio che all'esterno, in un’area attrezzata a tal fine. Per pubblici esercizi si intendono i bar, le tavole fredde, i ristoranti, ecc.;
  • in via temporanea cioè svolta in occasione di manifestazioni, feste popolari, festival, ecc.;
  • all'interno di circoli privati fatta a favore dei propri associati, presso la sede ove sono svolte le attività;
  • nell'ambito di altre attività, nelle aree di servizio delle autostrade e nell'interno di stazioni, nelle scuole, negli ospedali, nelle comunità religiose, in stabilimenti militari o nei mezzi di trasporto pubblico nei quali si configura come attività non prevalente e al domicilio del consumatore, rivolta esclusivamente al consumatore stesso, ai familiari e alle persone da lui invitate presso il suo domicilio.

In fase di presentazione della pratica occorre dichiarare il possesso dei requisiti previsti dalla legge per esercitare l’attività di somministrazione, ossia:

  • requisiti morali previsti all’articolo 71 del D.lgs 59/2010 e dagli artt. 11 e 92 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza;
  • requisiti professionali (solo per esercizi di somministrazione aperti al pubblico) previsti all'articolo 71, comma 6, D.lgs 59/2010; 
  • requisiti dei locali: destinazione d’uso urbanistica e requisiti igienico-sanitari conformi all’attività da esercitare e agibilità dei locali.

A chi si rivolge il servizio

A chi intende avviare o gestire un’attività di somministrazione alimenti e bevande.

Come accedere al servizio

L’istanza, completa della relativa documentazione, va presentata utilizzando il servizio online offerto dal SUAPE di competenza che permette la compilazione e la trasmissione dell’istanza.
L'accesso al servizio è possibile tramite le proprie credenziali SPID oppure, mediante un lettore di smart card, utilizzando la propria TS-CNS (Tessera Sanitaria-Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta d’Identità Elettronica).

Per la presentazione della pratica è necessario avere anche la firma digitale.

Qualora il richiedente non disponga di tali mezzi, lo stesso dovrà fornire la procura ad un soggetto intermediario che possiede entrambi i dispositivi.

  • SPID Livello 2
  • Carta nazionale dei servizi (CNS)
  • Carta d'identità elettronica (CIE)

Canali di Erogazione

Applicazione Web Vai al servizio Online

Piattaforma digitale SUAPE 3.0

Che cosa serve

La documentazione da presentare per l’apertura dell’esercizio è la seguente:

  • il modulo relativo alla tipologia di esercizio di somministrazione che si vuole aprire, indicato nel portale SUAPE
  • modulo Notifica sanitaria (in caso di esercizio del settore alimentare)
  • modulo per la comunicazione di vendita alcolici (nel caso in cui sia prevista tale vendita)
  • procura o delega (nel caso di procura/delega a presentare la pratica)
  • copia del documento di identità del/i titolare/i
  • copia del permesso di soggiorno (nel caso di cittadini extracomunitari)
  • dichiarazioni sul possesso dei requisiti da parte degli altri soci (Allegato A) + copia del documento di identità
  • dichiarazioni sul possesso dei requisiti da parte del preposto (Allegato B) + copia del documento di identità (in caso di esercizio del settore alimentare)
  • planimetria quotata dei locali

Costi e vincoli

  • A pagamento

Cosa si ottiene

Nel caso di esercizi di somministrazione in aree non tutelate, a seguito della trasmissione della pratica, viene rilasciata la ricevuta di presentazione della stessa che costituisce il titolo abilitativo per l’avvio dell’attività.

Nel caso di esercizi soggetti ad autorizzazione questa viene rilasciata dopo l’istruttoria da parte del SUAPE e l’acquisizione da parte dello stesso degli eventuali pareri previsti dalle norme di settore.

Controlli

Per le attività che possono essere avviate immediatamente, è possibile per il SUAPE comunale e gli Enti coinvolti, nei 60 giorni dalla presentazione della pratica, effettuare i controlli sulle dichiarazioni e sulla documentazione allegata alla pratica. In caso di dichiarazioni non veritiere o mancanza di requisiti, l’attività può essere bloccata, fatta salva la possibilità di adeguamento, se possibile, entro i termini previsti dalla normativa vigente.

Fasi, tempi e scadenze

Per gli esercizi di somministrazione in zone non tutelate, la presentazione della pratica al SUAPE consente l’avvio immediato dell’attività.

Per gli esercizi di somministrazione in zone tutelate, in base a deliberazione del Comune di riferimento, l’attività potrà essere avviata a seguito di un’autorizzazione comunale emessa sempre dal SUAPE entro i termini previsti dal regolamento comunale o entro 30 giorni se non è previsto un termine espresso.

Contatti

Uffici

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

Martedì 4 novembre 2025