Richiedere la concessione di derivazione d'acqua pubblica superficiale o sotterranea

Che cos'è

Conformemente a quanto stabilito dall’art. 1 della L. 36/1994 e dall’art. 144 del D.Lgs. 152/2006, tutte le acque, sia superficiali che sotterranee, appartengono al demanio dello Stato. Pertanto, per il prelievo e l’utilizzo di queste acque pubbliche è necessario ottenere una concessione da parte della Regione Umbria. 

Soltanto nei casi di seguito elencati non è necessaria l’autorizzazione per l’utilizzo delle acque:

  • il prelievo e l’utilizzo per uso domestico di acque sotterranee nel proprio fondo,
  • la raccolta di acqua piovana in invasi e cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici.

La concessione di derivazione può essere rilasciata per un massimo di quaranta anni, a seconda della tipologia di uso.

Il concessionario ha l’obbligo del pagamento di un canone annuo per l'uso dell'acqua pubblica durante l'intera durata della concessione.

Un altro importante obbligo del concessionario è l'installazione di misuratori del volume idrico prelevato nell'anno e la comunicazione delle misure.

A chi si rivolge il servizio

A tutti i soggetti pubblici o privati non serviti da reti pubbliche destinate allo stesso uso che intendono derivare acqua pubblica.

Come accedere al servizio

La domanda di concessione di derivazione deve essere compilata e trasmessa tramite posta elettronica certificata (P.E.C.), allegando la documentazione prevista per la tipologia di risorsa che si intende utilizzare e per la tipologia di uso.

Autenticazione

  • Nessuna - accesso libero

Modulistica

  • Domanda di concessione ordinaria per piccola e grande derivazione
  • Domanda di cambio titolarità della concessione
  • Domanda di variante non sostanziale di concessione di acqua pubblica
  • Domanda di variante sostanziale di concessione di acqua pubblica
  • Denuncia annuale dei volumi d'acqua pubblica
  • Comunicazione utilizzo acqua pubblica da pozzo, anno 2024

Canali di Erogazione

Che cosa serve

A seconda della tipologia della derivazione la domanda deve essere corredata dei documenti elencati nelle schede seguenti: 

Scheda A - pozzi

Scheda B - sorgenti 

Scheda C -  acque superficiali

Scheda D - uso idroelettrico 

Scheda E - rinnovo della concessione

Costi e vincoli

  • A pagamento
  • A pagamento
  • A pagamento
  • A pagamento

Cosa si ottiene

  • Concessione di derivazione d'acqua pubblica superficiale o sotterranea

Fasi, tempi e scadenze

Di seguito le fasi del procedimento che, esclusi i casi di diniego, determinano il rilascio della concessione.

Iter amministrativo:

  • presentazione domanda di concessione di derivazione
  • pubblicazione estratto domanda in Gazzetta Ufficiale e BURU 
  • pubblicazione in Comune
  • sopralluogo 
  • rapporto istruttorio
  • sottoscrizione e registrazione all’Agenzia delle Entrate del disciplinare di concessione
  • determina di concessione
  • pubblicazione estratto atti di concessione. 

Per quanto concerne l’escavazione di pozzi è necessaria la presentazione di SCIA in Comune, su cui la Regione rilascia un parere. Segue il procedimento di rilascio della concessione per l’utilizzo dell’acqua.

Il concessionario ha l’obbligo del pagamento di un canone annuo per tutta la durata della concessione.

Entro il 31 gennaio di ogni anno, il titolare della concessione deve comunicare alla Regione, a mezzo PEC,  i volumi d'acqua pubblica derivati nell’anno precedente anche se questi fossero pari a zero (non utilizzo della risorsa).

Dopo il rilascio della concessione è possibile effettuare cambio di titolarità e varianti della stessa.

 

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Ultimo aggiornamento

Mercoledì 14 febbraio 2024