Operare come centri di riproduzione di fauna selvatica

Che cos'è

È possibile presentare domanda per ottenere l’autorizzazione dalla Regione, al fine di consentire al richiedente l’allevamento (a scopo alimentare o a scopo ripopolamento o a scopo amatoriale e ornamentale di fauna selvatica) e l’incremento delle seguenti specie: anatidi, lepre comune, fagiano, starna, pernice rossa, coturnice, quaglia, muflone, daino, capriolo, cinghiale e cervo.

E’ escluso il caso in cui l’allevamento (a scopo alimentare o a scopo ripopolamento o a scopo amatoriale e ornamentale di fauna selvatica) sia esercitato dal titolare di un’azienda agricola; questi è tenuto a dare semplice comunicazione alla Regione tramite il servizio online senza necessità di pagare la marca da bollo.

In tali centri è vietata l’attività venatoria.

La selvaggina disponibile è acquistata con diritto di prelazione dagli Enti pubblici ed è utilizzata ai fini del ripopolamento.

Nei centri organizzati in forma di azienda agricola, è consentito il prelievo di animali allevati nel centro da parte del titolare dell’impresa agricola, di dipendenti della stessa o di persone nominativamente indicate.

A chi si rivolge il servizio

Gli imprenditori agricoli che intendono costituire centri privati di riproduzione di fauna selvatica.

Come accedere al servizio

L'accesso al servizio è possibile tramite le proprie credenziali SPID oppure, mediante un lettore di smart card, utilizzando la propria TS-CNS (Tessera Sanitaria-Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta d’Identità Elettronica).

Il richiedente, compilate le informazioni richieste e caricati gli elaborati necessari, genera e stampa il documento/istanza da inviare in formato pdf per applicare la marca da bollo da annullare e apporre la firma che può essere digitale o autografa.

Il documento firmato viene caricato nella procedura mediante la sezione “Carica Documento Firmato e Invia all’ente”.

Il sistema invia all’indirizzo di posta elettronica specificato un avviso di avvenuta protocollazione. L’esito dell’istruttoria è comunicato tramite email indicata come domicilio digitale.

Autenticazione

  • SPID Livello 2
  • Carta nazionale dei servizi (CNS)
  • Carta d'identità elettronica (CIE)

Canali di Erogazione

Applicazione Web Vai al servizio Online

Servizi in rete Regione Umbria

Che cosa serve

La domanda di nuova autorizzazione di centro privato di riproduzione di fauna selvatica allo stato naturale deve essere corredata dei seguenti documenti:

  • Cartografia in scala 1:2.000 dell’area per la quale si richiede l’autorizzazione
  • Cartografia in scala 1:25.000 dell’area per la quale si richiede l’autorizzazione
  • Un file del perimetro (inteso come poligono chiuso) dell’ambito in oggetto, con le seguenti caratteristiche:
  • Certificati o elenchi catastali dei terreni sui quali si intende attivare l’allevamento
  • Un relazione contenente:
  • n. 1 marca da bollo da € 16,00 (oltre a quella apposta sull’istanza)
  • Copia del contratto di affitto dei terreni oggetto della domanda
  • Autorizzazione del proprietario dei terreni oggetto della domanda
  • Certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A
  • È previsto sia l’utilizzo della firma digitale che il caricamento dell’istanza sottoscritta analogicamente e poi scannerizzata, in questo caso va allegato anche il Documento di identità in corso di validità del richiedente.
  • Indirizzo mail ed indirizzo di posta elettronica certificata

Costi e vincoli

  • A pagamento

Cosa si ottiene

  • Autorizzazione all’allevamento e all’incremento delle seguenti specie

    Anatidi, lepre comune, fagiano, starna, pernice rossa, coturnice, quaglia, muflone, daino, capriolo, cinghiale e cervo.

Fasi, tempi e scadenze

L’autorizzazione ha durata massima di cinque anni.

È rinnovabile su richiesta del titolare. Il rinnovo va presentato almeno tre mesi prima della scadenza.

L’autorizzazione può cessare solo per le seguenti cause:

  1. rinunzia: il titolare può in ogni momento rinunciare all’autorizzazione mediante comunicazione scritta alla Regione;
  2. decadenza: il titolare decade da ogni suo diritto relativo alla autorizzazione qualora non abbia provveduto a richiedere il rinnovo almeno tre mesi prima della scadenza;
  3. revoca: la revoca dell'autorizzazione è disposta, previa diffida della Regione per ripetuta inosservanza degli obblighi previsti.

Contatti

Servizio Foreste, Montagna, Sistemi naturalistici e Faunistica-venatoria

Regione Umbria

Via Mario Angeloni, 61 - 06124 - Perugia

Francesco Grohmann
Dirigente

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Altre informazioni

Link utili, Normativa, Documenti

Per richieste di assistenza contattare l'Help Desk di PuntoZero s.c.a r.l. secondo le modalità descritte sul sito.

Ultimo aggiornamento

Mercoledì 27 marzo 2024